Sono in corso i lavori di potatura e in taluni casi di abbattimento di alberi sia nel centro urbano di Lavino di Mezzo che ad Anzola.
La potatura è finalizzata all’eliminazione di rami secchi o scarsamente vigorosi, che rischiano di rompersi provocando danni a persone o cose o che limitano la visibilità e il transito sugli spazi pubblici. In alcuni casi, purtroppo la potatura non è sufficiente e sarà necessario procedere con l’abbattimento, per diverse ragioni.
Occorre premettere che le piante si comportano in modo diverso nei contesti urbani rispetto ai contesti naturali: mentre nelle aree boschive naturali le piante trovano un loro equilibrio favorendo la crescita di quelle più resistenti e lasciando soccombere le altre, nei centri abitati, invece, è necessario l’intervento dell’uomo nella gestione della vegetazione per mantenere la funzione per cui è stata messa a dimora (ad esempio per scopo decorativo o paesaggistico, per ombreggiamento, per schermare la vista ecc), ma al tempo stesso è necessario garantire la sicurezza negli spazi pubblici, come ad esempio nei giardini scolastici, nei parchi pubblici e lungo le strade.
In molti casi, infatti, nel corso del tempo si sono create situazioni di eccessiva densità di alberi con rami che si intersecano, si seccano e possono rompersi: questa situazione può provocare anche l’indebolimento generale della pianta fino al possibile schianto improvviso.
In altri casi gli alberi hanno danneggiato fognature, condotte o cavi a causa delle potenti radici che si insinuano, provocando rotture o infiltrazioni, oppure sono stati messi a dimora troppo vicini agli edifici e ora creano problemi di ristagno di umidità e muffe sulle pareti.
È chiaro che nei casi descritti sopra le piante dovranno essere abbattute e non potranno essere re-impiantate nelle stesse aree – proprio per evitare che si ripropongano gli stessi problemi.
Gli abbattimenti previsti saranno però compensati da importanti interventi di forestazione che l’amministrazione comunale sta per avviare.
Il primo di questi interventi è la realizzazione di un bosco urbano a Lavino di Mezzo, nell’area di proprietà pubblica che si trova fra lo svincolo della SS9 e l’area retrostante i condominii di via Ragazzi, dove nei prossimi mesi verranno messi a dimora 455 frassini, farnie e tigli: l’area, attualmente non utilizzata, verrà trasformata in un bosco, un polmone verde in grado di filtrare le polveri e lo smog provenienti dalla viabilità e mitigare l’impatto acustico a tutela del centro abitato.
Le specie sono state scelte considerando diversi fattori: sono autoctone, ovvero tipiche della nostra area, e rustiche, quindi poco esigenti, necessitano di bassa manutenzione e a maturità potranno rappresentare un ecosistema semi-naturale.
Il progetto è stato co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il bando “Mettiamo radici per il futuro” per il quale è risultato vincitore. La somma riconosciuta coprirà la fornitura delle piante, la messa a dimora a regola d’arte, la posa dei sostegni, la concimazione, la pacciamatura, le innaffiature periodiche e la sostituzione delle piante morte fino a 3 anni dall’impianto.
Nei prossimi mesi verranno individuate altre aree di proprietà pubblica per realizzare interventi simili anche ad Anzola e nelle altre frazioni, con l’obiettivo di migliorare la qualità del nostro territorio, contribuendo a contrastare la crisi climatica attraverso l’abbattimento delle polveri sottili, il contenimento dei picchi di temperatura con l’ombreggiamento e la traspirazione, la riduzione dei rumori del traffico, la produzione di ossigeno, rendendo al tempo stesso più gradevole il paesaggio in cui viviamo.