Lunedì 5 dicembre 2011 ricorderemo il 67° anniversario del rastrellamento operato dai nazifascisti il 5 dicembre 1944 per reprimere il movimento partigiano anzolese. In questa occasione saranno ricordati i partigiani caduti per liberare l'Italia dal regime fascista e dall'occupazione tedesca.
Il programma della commemorazione è il seguente:
Ore 19.00 - Partenza degli atleti della staffetta podistica con le fiaccole dalle frazioni di S. Maria in Strada, S. Giacomo del Martignone e Lavino di Mezzo, in collaborazione con la Polisportiva Anzolese. Arrivo previsto per le ore 19.50.
Piazzetta antistante la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Ore 20.00 - Ritrovo degli atleti, dei cittadini e dei rappresentanti delle Istituzioni, accompagnati dai gonfaloni.
Saluto di Don Stefano Bendazzoli.
Partenza del corteo accompagnato dal Corpo Bandistico Anzolese.
Sosta in Piazza Giovanni XXIII di fronte all'edificio della Biblioteca Comunale "E. De Amicis" per ricordare i partigiani caduti. Sosta in piazza Berlinguer per la deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai partigiani di Anzola.
Sala consiliare Ore 20,15 - Commemorazione dei partigiani rastrellati. Interverranno Loris Ropa, Sindaco di Anzola dell’Emilia, Anna Cocchi, Presidente dell’ANPI Anzola dell’Emilia e Mauro Maggiorani, Direttore ISREBO. Presentazione del libro “Una comunità resistente. Mezzo secolo di storia unitaria ad Anzola: 1905 - 1956”, a cura di Vincenzo Sardone, ricercatore ISREBO, con la collaborazione di Pietro Ospitali. Il libro verrà presentato dall’autore e dal professor Alberto Preti, docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Bologna. I ragazzi delle classi terze della scuola media “G. Pascoli” di Anzola dell’Emilia leggeranno alcuni brani delle interviste contenute nel volume e proporranno una mostra sul tema “Andare a scuola durante il fascismo”.
Durante la serata e fino al 10 dicembre, sarà visitabile, nella galleria del municipio la mostra“Il Monumento di Monte Sabbiuno”, testi e fotografie sugli eccidi di partigiani e antifascisti che si consumarono tra i calanchi di Sabbiuno nel dicembre 1944.
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