Rassegna di lettura “Fili di parole” edizione 2018, organizzata dalle biblioteche dei Comuni dell’associazione Terred’acqua.
L’iniziativa ha carattere itinerante e si svolge fra Anzola Emilia, Calderara di Reno, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese.
Diversi ma uguali. Storie di scambi, racconti di percorsi migratori.
Sabato 26 maggio ore 20.30
sala polivalente della biblioteca
Piazza Giovanni XXIII, 2 Anzola dell'Emilia
INFONDO. Spettacolo composto da musiche dal vivo e proiezioni di immagini sulla migrazione, intesa come fenomeno ciclico ed umano.
Un mosaico di letture, interviste, interpretazioni , canti popolari, foto, lettere, cartoline donate dai cittadini di Anzola e non solo.
Un opportunità per andare insieme fino INFONDO. Il musicista Michele Venturi ed il regista indipendente Marco Coppola in collaborazione con il Centro Culturale Anzolese e la Biblioteca di Anzola propongono il risultato di un lavoro durato mesi e reso possibile grazie agli incontri di liberi cittadini e alla loro volontà di andare oltre la superficie, che hanno voluto socializzare oltre i social, conoscere le persone, raccontare le storie; sapere della nostra Storia, cercarla nel nostro passato, raccontarlo, essere testimoni, immergersi in questo mare e guardare INFONDO.
Alla fine dello spettacolo, rinfresco.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per info: biblioteca@comune.anzoladellemilia.bo.it
tel. 0516502222/223/225
Domenica 27 maggio
Piazza E. Berlinguer dalle ore 10,00 alle ore 17,00
LE VIE DELLA MONDIALITA' IN PIAZZA
“Dialogo, reciprocità, universalità dei diritti quali valori fondanti delle civiltà del nostro tempo - impegno e volontariato per lavorare insieme per il Bene Comune"
Una giornata all'insegna dell'incontro, della condivisione e della gioia nel (ri)conoscersi come parti fondamentali di un unico grande puzzle. Una domenica, insomma, che vuole lanciare un messaggio di pace e unione, un invito ad avere mille occhi e guardare oltre tutti i muri e confini. Dentro e fuori di Noi.
A cura del Gruppo Interculturale e Interreligioso promosso dall'Amministrazione del Comune di Anzola in collaborazione con le Parrocchie di Anzola, il Centro culturale Islamico, la Consulta del Volontariato, il Tavolo Tematico di Genere "Malala" gli Occhi delle Donne per la Pace, il COFFAICE, il Centro Culturale Anzolese, le Coop Sociali "Camelot", Lai Momo, Mondo Donna e i singoli volontari
Attività in Piazza:
Mostre, Canti, Danze popolari, Poesie, Laboratori, Giochi, Pranzo Multietnico, info gestite dalle associazioni di Volontariato e delle Cooperative Sociali.
Eventi già trascorsi:
Sabato 21 aprile 2018
Le notti di Cabiria
Via Santi angolo via Calari, Anzola dell'Emilia
ore 13.30
Buffet comunitario di cibi regionali e di altre parti del mondo con i Cantieri Meticci
in collaborazione con il Pro loco di Anzola, Centro Famiglie, Gruppo Le Allegre Comari, la Banca del Tempo, Cucine popolari Bologna Social Food, Bar Ocean, Associazione TeatrinIndipendenti (collaborazioni in via di definizione)
ore 15.30
Laboratori poetici dei Cantieri Meticci
Un'occasione di incontro tra chi arriva da lontano e chi è sempre vissuto nel nostro territorio.
Attori, danzatori e artisti che provengono da oltre venti paesi propongono un percorso artistico coinvolgente.
I laboratori sono gratuiti e aperti a tutti, grandi e piccoli preferibilmente su prenotazione
biblioteca@comune.anzoladellemilia.bo.it 0516502222/223/225
ore 21.00
"Il violino del Titanic (non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti)". Spettacolo teatrale dei Cantieri Meticci
regia: Pietro Floridia; aiuto regia: Alice Marzocchi; coreografie: Yuliya Vorontsova; video: Fulvio Rifuggio.
Una compagnia composta da oltre 30 attori provenienti da Afghanistan, Belgio, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Ghana, Iran, Italia, Marocco, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Russia, Sierra Leone, Siria, Somalia, ispirandosi al capolavoro 'La fine del Titanic' di H. M. Enzensberger, fa salire gli spettatori a bordo del celebre transatlantico per vivere da dentro, con gli attori-rifugiati, le azioni, le dinamiche, le domande scaturite dall’agonia e dall’affondamento di un mondo: chi si salva e chi è sommerso? A quale prezzo ci si salva? Qual è l’iceberg che ha colpito il nostro mondo? Quali innovazioni possono nascere dall’affondamento? Quale contributo possono dare i nuovi cittadini nell’impedire il naufragio? Quale ruolo possono giocare l’arte e la cultura in questi nostri tempi di crisi?
La vicenda del celebre transatlantico sviscera, con la consueta complessità di punti di vista e piani di lettura, alcune questioni da sempre al centro del pensiero del grande poeta e intellettuale tedesco: la dialettica tra progresso e catastrofe, lo stillicidio graduale, quasi impercettibile, con cui avviene la fine del mondo, il crollo delle utopie, il ruolo del poeta e dell’intellettuale.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Per prenotare biblioteca@comune.anzoladellemilia.bo.it 0516502222/223/225
Giovedì 26 aprile ore 17
sala polivalente della biblioteca
Piazza Giovanni XXIII, 2 Anzola dell'Emilia
Il sogno di Tartaruga - Una fiaba africana a cura del Baule volante.
Le musiche sono eseguite dal vivo su ritmi e strumenti africani, con tutta la loro carica di energia, capace di coinvolgere gli spettatori di tutte le età.
Il racconto di questo albero meraviglioso viene dall’Africa, un continente che tutti sogniamo, una terra che immaginiamo piena di colori, di suoni e ritmi, di una natura esuberante e vitale. Ed è così che vogliamo raccontare la storia, con vivacità e tanta musica, come in un sogno.
I protagonisti sono gli animali della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista.
Testo: Liliana Letterese, regia: Andrea Lugli. Musiche: Mauro Pambianchi e Stefano Sardi. Pupazzi: Chiara Bettella, Liliana Letterese, Andrea Lugli
Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto. Sui rami dell’albero crescevano tutti i frutti della terra: banane, datteri, noci di cocco, meloni, miglio, patate dolci, manioca e tanti altri.
Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri animali, ma tutti risero. “E’ solo un sogno”, dicevano. “No”, replicò Tartaruga,” sono sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko e lei saprà dirmi dove cresce”. “Aspetta! Andrò io, tu sei troppo lenta!”, disse la scimmia. E si mise in viaggio.
Ma ai sogni occorre credere fino in fondo perché si avverino. E soprattutto non bisogna avere fretta!
Premio Maria Signorelli 2008/9, Premio Gianni Rodari 2010
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Venerdì 11 maggio ore 20.30
sala polivalente della biblioteca
Piazza Giovanni XXIII, 2 Anzola dell'Emilia
ACQUA SALATA
un film di Stefano Massari e Stefano Pasquini
soggetto e sceneggiatura di Paola Berselli, Stefano Pasquini.
Immagini fotografia e montaggio di Stefano Massari e Carlotta Cicci
Organizzazione e comunicazione: Irene Bartolini, Paola Berselli
produzione TEATRO DELLE ARIETTE 2017
Una compagnia teatrale, il Teatro delle Ariette, attraversa il territorio di Valsamoggia (BO) a bordo di una piccola roulotte trainata da una 2 Cavalli bianca. Un manifesto esce dal tettuccio aperto, un megafono rosa amplifica la pubblicità dello spettacolo serale “Io, il couscous e Albert Camus”. Si parla di stranieri, con gli stranieri, e di un’antica sorgente di acqua salata.
“6 agosto 2017. Dopo tre mesi finalmente la pioggia. Un temporale vero. Con i tuoni, i fulmini e soprattutto l’acqua. Che finalmente ha bagnato la terra. Ti sto aspettando. Fino a qualche mese fa non ti conoscevo, e adesso siamo diventati amici.
Ti sto aspettando perché stasera dobbiamo incontrarci, davanti al pozzo della sorgente dell’Acqua Salata, quella di Rio Marzatore, a 100 metri da casa mia. Tu non la conosci quella sorgente, non sai niente della sua storia.
Dicono i geologi che sia una sorgente di acqua fossile, cioè che sia una sacca di acqua di mare, acqua di mare rimasta imprigionata tra le cavità della roccia quando il mare, che migliaia di anni fa ricopriva queste terre, si è ritirato. Lo stesso mare che divide la tua terra dalla mia. Adesso quell’acqua risale alla superficie attraverso le crepe della terra”.
Abbiamo scritto queste parole aspettando l’arrivo di Rachid Bouzida e dei suoi amici per l’intervista conclusiva della prima fase della terza edizione del progetto TERRITORI DA CUCIRE.
In questa prima fase, cominciata in primavera, abbiamo approfondito un dialogo con amici stranieri che conoscevamo da tempo e costruito nuove relazioni con comunità e associazioni di stranieri presenti sul nostro territorio, il Comune di Valsamoggia.
Grazie alla loro collaborazione abbiamo realizzato con successo, nel mese di luglio, la tournée dello spettacolo “Io, il couscous e Albert Camus” nelle cinque piazze del nostro nuovo e immenso comune, nato nel 2014 dalla fusione di cinque comuni della provincia di Bologna (Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno).
Alla fine di ogni replica, condividendo con gli spettatori il couscous preparato durante lo spettacolo, la scena e la piazza si sono trasformate in Assemblea e tanti cittadini, di qualsiasi origine, hanno potuto esprimere e confrontare idee, pensieri ed esperienze vissute.
In agosto ci siamo trovati a riflettere su tutto quello che avevamo imparato e scoperto lungo il cammino, e abbiamo deciso di restituire il nostro pensiero in forma di film.
Con le immagini, i racconti e le testimonianze che ci hanno regalato i cittadini incontrati durante il percorso del progetto e la tournée dello spettacolo, abbiamo cercato (praticamente a zero budget) di realizzare un film semplice e sincero. Per raccontare quello che avevamo vissuto, il sentimento che aveva attraversato questa girandola di incontri umani potenti, destabillizzanti, commoventi e disarmanti.
A fine proiezione, un buffet tipico arabo a cura dell'Associazione Associazione Isaaf Spilamberto.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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