Numerose furono le battaglie politico-sociali combattute sul territorio anzolese, a partire dalla sommossa contro la tassa del macinato nel 1869, per finire con quella del 1906 che vide gli anzolesi protestare contro gli sfratti e la mancanza di case per i poveri, che indusse l'amministrazione a costruire case operaie nel borgo capoluogo.
Tra la fine dell'800 ed i primi del '900 si sviluppano le prime organizzazioni politiche e sindacali, nonchè le prime esperienze cooperative che porteranno fra il 1904 ed il 1906, alla costituzione delle cooperative di consumo e di lavoro, ponendo il paese all'avanguardia in questo settore.
Anzola fu anche teatro delle lotte dei braccianti del 1903, che portarono alla conquista del primo aumento salariale.
Tappe fondamentali sono anche la costruzione delle scuole elementari nelle frazioni, la costruzione della Casa del Popolo (1910), l'edificazione delle case operaie, la definizione della piazza principale del capoluogo (1924-25) e la costruzione delle scuole elementari che la fronteggiano (1927).
L'inaugurazione del campo sportivo (1925-26) e l'asilo parrocchiale hanno definitivamente dato ad Anzola la configurazione urbanistica e sociale che ha retto fino agli anni della seconda guerra mondiale.
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