Giovedì 2 agosto
ore 21.30- Per la rassegna "Cinema sotto le stelle", Il mio migliore amico di Patrice Laconte, presso il Centro Civico S. Giacomo del Martignone
Sabato 4 agosto
dalle ore 18.00 - Grigliata di pesce
ore 21.00 - Musica e ballo con l'Orchestra spettacolo Gli Acquaviva, presso Piazza Berlinguer
Domenica 5 agosto
dalle ore 11.00 - Aperitivo in piazza
dalle ore 12.00 - Grigliata di pesce
Giovedì 9 agosto
ore 21.30 - Per la rassegna "Cinema sotto le stelle", Un'ottima annata di Ridley Scott, presso il Centro Civico S. Giacomo del Martignone
Martedì 14 agosto
ore 21.00 - La tradizionale Festa di Ferragosto con l'orchestra di Franco Paradise e Claudia Raganella, presso Piazza Grimandi. Sarà disponibile uno stand gastronomico.
Giovedì 16 agosto
ore 21.30- Per la rassegna "Cinema sotto le stelle", Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton,presso il Centro Civico Lavino/ Parco Vignali
Giovedì 23 agosto
ore 21.30 - Per la rassegna "Cinema sotto le stelle", Un po' per caso un po' per desiderio di Danièle Thompson, presso il Centro Civico Lavino/Parco Vignali
Martedì 28 agosto
ore 20.30 - Nell'ambito della rassegna "Fiabe all'aperto", Fiabe di fine estate a cura di Daniela Fini, presso il Giardino della Biblioteca Comunale E. De Amicis
Letto per voi: Il libro nero di Pamuk Orhan
In una Istanbul labirintica e malinconica descritta con straordinaria vivezza e precisione, un giovane avvocato, Galip, parte alla ricerca della moglie scomparsa. Prima di lasciarlo, Rüya ha scritto una lettera d'addio, e al di là delle diciannove, vaghe parole contenute nel messaggio, Galip è colpito dal fatto che la moglie abbia usato una biro verde. Una biro come quella che Galip aveva perso in mare quand'era bambino durante una gita in barca con Rüya, e che Celâl, fratellastro di Rüya, aveva inserito in una magistrale puntata della sua rubrica sul "Milliyet" dove immaginava tutti gli oggetti che sarebbero venuti alla luce "il giorno che il Bosforo andrà in secca". Tutto a Istanbul è inestricabilmente legato, e come in un sogno tutto può assumere un altro significato e ogni nome diventare pseudonimo. Celâl è un giornalista importante, amato e odiato, ma comunque molto letto. Dice di sé che avrebbe preferito occuparsi soltanto di argomenti solenni, battaglie decisive e amori infelici. Si ritrova invece a essere uno scrittore "pittoresco", impegnato in un'opera enciclopedica di ricostruzione della città, attraverso gli oggetti della modernità dai nomi occidentali e quelli polverosi e mezzi rotti della tradizione ("le cose che ci siamo lasciati alle spalle"). Ma Celâl non può aiutare Galip nella sua indagine perché è scomparso anche lui.
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