Sette giorni dedicati a voler bene alla città, cominciando dal dirle “ciao”. Sette giorni per salutare con un sorriso le persone che incontriamo ogni giorno. Davanti all'ascensore, a scuola, in biblioteca, sull'autobus, al supermercato, nei negozi, al lavoro. Con il plauso del Presidente della Repubblica, dal 23 al 29 ottobre 2011, viene proposta ad Anzola la “Settimana del saluto”.
“Quando incontro qualcuno” racconta Ilvo Diamanti nel suo L’importanza del Buongiorno “lo saluto, con un buongiorno o un ciao. Serve a stabilire una relazione. Un legame. Nulla di vincolante. Ma la persona con cui hai "scambiato" il saluto - dopo - non è più un "altro". Diventa un "prossimo".
Il saluto è parte delle regole elementari del vivere civile: chi saluta si riconosce in una comunità, tesse il primo filo per una relazione, fa il primo passo verso l'altro, mette il primo mattone per il rispetto tra le persone. Eppure nella realtà di tutti i giorni è innegabile il diradarsi dei saluti, segno di un crescente isolamento che vivono le persone, un isolamento che rende più povera la vita di ognuno e crea terreno fertile per l'insorgere di conflitti di ogni sorta. L'iniziativa vuole far riflettere proprio su questo e, più in generale, sul valore della gentilezza per rendere la vita più leggera. E dire a tutti che, davvero “il saluto è salutare”: per le persone, per la città, per l'umore, per la civiltà.
Il Comune di Anzola partecipa alla "Settimana del saluto" con diverse iniziative:
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